BRANCA R/S

CLAN/FUOCO “EMMAUS”

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Il Clan accoglie i ragazzi e le ragazze di 16/17 anni una volta usciti dall’anno di Noviziato. Il Rover e la Scolta ne fanno parte fino a che non scelgono di concludere il loro percorso educativo (ma non la fedeltà alla Promessa e alla Legge) con la Partenza, o di seguire una strada diversa salutando i loro compagni di Strada.
Il Clan è seguito da almeno un Capo Clan, ma la guida vera e propria è la Carta di Clan, scritta dai ragazzi stessi, che riassume gli obiettivi e i valori da condividere della comunità.

Il Noviziato è attualmente composto da:

  • Claudio Casarotto
  • Francesco Ferrigato
  • Marco Nardini Altafini
  • Sara Pancaldi
  • Vittoria Saltarin

Il Clan/Fuoco “Emmaus” del Gruppo Scout AGESCI Canda 1 attualmente è composto da:

  • Angelica Maragna
  • Arianna Casarotto
  • Aurora Bedendo
  • Filippo Berta
  • Filippo Genesini
  • Giacomo Pigaiani
  • Giovanni Malagò
  • Lucia Sbrenna
  • Margherita Pancaldi
  • Mattia Bonfante
  • Pietro Ferrigato
  • Sofia Giraldo

Il saluto va fatto portando la mano destra all’altezza delle spalle, l’indice, il medio e l’anulare tesi e uniti, il mignolo ripiegato sotto il pollice, il palmo rivolto in avanti. Le tre dita unite ricordano il triplice impegno della promessa.
Poiché il saluto è un segno di riconoscimento dei membri dell’Associazione e ricorda l’impegno della Promessa scout, il novizio Rover/Scolta, se non proveniente dal movimento, non fa il saluto fino alla Promessa.

Firma dell’impegno
Avviene normalmente entro un anno dall’entrata nel Clan, nel momento in cui il Rover e la Scolta accettano di porre i valori e le scelte della Carta di Clan alla base del loro cammino di crescita. La firma non è quindi il segno di una meta ormai raggiunta, ma di un impegno a camminare sulla strada avendo per preciso riferimento la Carta di Clan.
Essa coincide con un effettivo impegno di condivisione all’interno del Clan e di un servizio all’esterno di esso.
La firma è prevista, non al momento dell’entrata nel Clan, ma dopo un certo periodo di vita nel Clan, proprio perché rispetto alla conoscenza teorica del testo della Carta si è voluto preferire la sua sperimentazione pratica da parte di ciascuno. Per questo motivo, anche la firma è personale e non collettiva; essa avviene su richiesta di ciascun Rover e Scolta, man mano che essi ritengono di aver maturato questa scelta.
La cerimonia, assai semplice, dovrà sottolineare da un lato l’importanza dell’impegno, assunto in piena cognizione di causa, dall’altro il fatto che chi si impegna con la firma della Carta può contare sull’aiuto di tutto il Clan.

Elementi del metodo
Strada, Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi, complementari ed indissociabili, del Metodo R/S, cui si ispirano le concrete attività delle Branche. Essi derivano da una visione globale dell’uomo che è:
In cammino sulla sua Strada, esperienza di vita povera ed escetica, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruire se stesso con pazienza e fatica;
In concreto atteggiamento di disponibilità all’incontro con gli altri, alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti;
Pronto al Servizio, che diviene modo normale di relazione con i fratelli, oggetto del cuore del suo amore.

Strada
La comunità R/S vive i suoi momenti più intensi in cammino. Infatti, camminare a lungo sulla strada permette di conoscere, dominare e superare se stessi e dà il gusto all’avventura; portare a lungo lo zaino e dormire sotto la tenda insegnano l’essenzialità e il senso della propria precarietà; camminare nella natura insegna a vedere le cose e se stessi come creature di Dio, fa immergere nell’ambiente originario di vita, rende maggiormente coscienti del proprio corpo, rispettosi e amici degli uomini, degli animali, delle piante, dell’ambiente tutto; camminare con gli altri e incontro agli altri insegna l’amicizia, la fraternità e la solidarietà. Ma, soprattutto, vivere la spiritualità della strada permette di cogliere come tutte queste esperienze sono doni di Dio che aiutano ad arrivare a Lui.

Comunità
La Comunità è un mezzo educativo che aiuta i singoli componenti a scoprire e maturare la propria vocazione personale, a conoscere la realtà che li circonda e ad agire in essa. Perché questo avvenga è necessario che la Comunità dedichi del tempo alla propria crescita, in modo che si crei un clima sereno, semplice e fraterno dove ognuno sa di poter contare sugli altri in qualsiasi momento, dove vi è desiderio di ricerca, disponibilità al cambiamento, volontà di impegnarsi.
È durante l’incontro di questa Comunità che si attua l’esperienza ecclesiale dell’annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la comunione di esperienze e problemi; l’ascolto e la correzione fraterna; l’approfondimento, nel “capitolo”, di temi particolarmente importanti; la strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo delle Branche. La comunità è poi sempre attenta a non divenire chiusa, tale cioè da escludere il Rover e la Scolta da altri ambienti, come ad es. la famiglia, la scuola, gli amici, la parrocchia, l’ambiente di lavoro, il quartiere, il paese, ecc… Per questo, i Capi della Comunità R/S si interessano agli ambienti nei quali i singoli membri e la Comunità stessa vivono ed operano.

Servizio
Il Servizio è la sintesi della proposta educativa e l’elemento unificante dei vari interessi, delle attese personali, delle attività e dei valori proposti. Ciò nasce dalla convinzione che una persona trova la sua completa dimensione nel fare il bene degli altri, ad imitazione di Gesù, che non è venuto nel mondo per essere servito, ma per servire.
L’educazione al servizio deve essere graduale ed implicare per ogni Rover e Scolta un impegno gratuito e stabile, a cui si è chiamati da altri, in cui si impara a donare con competenza, avendo saputo accogliere i bisogni di chi sta intorno.
Pur essendo svolto per gli altri e contribuendo quindi al cambiamento della realtà, il servizio del Rover e della Scolta è principalmente mezzo di autoformazione e richiede dunque verifiche e attenzioni particolari.
Il Servizio può essere svolto in Associazione o in altri ambienti, anche non nel campo dell’educazione, ma privilegiando strutture ed ambienti dove sia possibile un rapporto con le persone e una continuità compatibile con l’appartenenza alla Comunità.
Il Rover e la Scolta si preparano al servizio partecipando anche alle occasioni di qualificazione e confronto offerte dall’Associazione o da altri Enti.
È opportuno che siano i Rover e le Scolte a scegliere a quale richiesta di servizio rispondere: i Capi, eventualmente, li aiuteranno con opportune proposte, ricavate dalle scelte fatte dalla Comunità Capi ed espresse nel progetto educativo.

Capitolo
Il Capitolo è il modo con cui il Clan affronta i temi che vengono scelti dalla comunità di anno in anno, o anche con frequenza maggiore. Si divide in tre momenti:
Vedere: Informarsi, sia attraverso fonti di notizie sia in prima persona, sul tema trattato;
Giudicare: Confrontandosi all’interno del Clan ed eventualmente anche all’esterno, fino ad arrivare a condividere un’idea;
Agire: Fare qualcosa di concreto perché tutto quello che è stato scoperto e discusso non rimanga fine a se stesso ma sia finalizzato a “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

Cammino
La Branca R/S propone ai giovani un cammino di crescita proporzionato alla maturità dei singoli. Questo deve essere tenuto presente in tutte le attività della Comunità R/S.
Tale cammino richiede al Novizio, al Rover, alla Scolta un impegno per mete concrete da raggiungere, una attenta riflessione sulle esperienze vissute e sul proprio livello di autoeducazione, un confronto con la Comunità. Per far questo diventano utili strumenti come la “revisione di Comunità” o il “deserto” per verificare con se stessi o con gli altri la propria progressione ; il “taccuino di marcia”, per annotare e riflettere sulle esperienze vissute, il dialogo con i Capi e i membri della Comunità.
Il singolo sottolinea questa sua progressione nella Comunità con alcune tappe significative che prevedono il nome di salita al Noviziato, firma dell’impegno, Partenza. Questi tre momenti importanti della vita della Comunità di R/S sono vissuti nell’ambito di “cerimonie” che ne sottolineano l’importanza anche nei segni e nello stile. Queste cerimonie, a cui partecipa tutta la Comunità R/S e che derivano dalle tradizioni della Comunità e le consolidano, sono vissute nella semplicità che è caratteristica dello Scoutismo.

Richiami e movimenti
Silenzio: Per chiedere silenzio e attenzione, il Capo estende il braccio in avanti tendendo il pollice, l’indice e il medio. I ragazzi del Reparto rispondono estendendo, a loro volta, il braccio in avanti, rimanendo poi in silenzio assoluto e fermi dove si trovano.
Cerchio: È la formazione tipica. Per rompere il cerchio, si può ricorrere al classico “Bim-Bum …” “Crack!” o ad altri sistemi.
Issa-oh: Per sedersi, con i E/G in cerchio, il Capo grida : “Issa” e il Reparto risponde, sedendosi (alla turca), “Ohh”. Per alzarsi il grido è al contrario: “Ooohh!” “Issa!”.

 

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